Dottor Giova Medico del sonno
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Un'Esperienza Deludente e un Ambiente Non Adatto alla Crescita dei Giovani.
Purtroppo, l’esperienza vissuta in questo club è stata estremamente negativa, con conseguenze significative sul benessere psicologico dei ragazzi. Dopo un anno trascorso in questa realtà, molti giovani si trovano in una condizione di forte stress, tanto da necessitare il supporto di uno psicologo.
Uno degli aspetti più discutibili è la suddivisione delle squadre in "bianche" e "nere". Le squadre bianche sembrano essere create esclusivamente per generare entrate economiche, senza un reale interesse per lo sviluppo tecnico e umano dei giocatori. Inoltre, il trattamento riservato ai ragazzi di queste squadre è spesso inadeguato e poco rispettoso.
La priorità del club non sembra essere la crescita sportiva degli atleti, bensì la vittoria a tutti i costi. Questa mentalità si riflette nelle scelte strategiche adottate durante il campionato: nei match più competitivi, i ragazzi delle squadre bianche vengono sistematicamente esclusi e sostituiti dai giocatori delle squadre nere, con un impatto negativo sul loro morale e sulla loro motivazione.
Un'altra problematica evidente riguarda la gestione delle convocazioni da parte degli allenatori. Vengono privilegiati giocatori che si allenano sporadicamente, mentre altri, pur presenti con costanza agli allenamenti, vengono esclusi senza spiegazioni o con motivazioni pretestuose. In molti casi, il minutaggio di alcuni ragazzi risulta praticamente nullo, rendendo vana la loro partecipazione al percorso sportivo.
Dal punto di vista delle strutture, la situazione non è migliore. Gli spogliatoi presentano criticità, con docce spesso fredde a causa di un problema ricorrente alla caldaia, mai realmente risolto. Inoltre, l’accesso alle partite è soggetto a un costo di 5 euro a persona, con un evidente aggravio economico per le famiglie con più figli iscritti. Tuttavia, il servizio offerto non è all’altezza del costo: mancano tribune coperte adeguate e le condizioni del vialetto d’accesso sono tutt’altro che confortevoli, specialmente nei giorni di pioggia. A ciò si aggiunge la necessità di pagare anche per assistere alle amichevoli, che spesso vedono in campo le stesse squadre del club in incontri interni.
Preoccupa, inoltre, il clima generale all'interno della società. Il linguaggio utilizzato dagli allenatori nei confronti dei ragazzi è spesso inappropriato, con toni aggressivi e l’uso di espressioni volgari, persino bestemmie. Questo non solo compromette l’esperienza educativa del calcio, ma crea un ambiente tossico che ha portato alcuni genitori a situazioni di tensione estrema con lo staff tecnico. In un solo anno, si sono verificati ben quattro episodi in cui i genitori hanno reagito con veemenza, arrivando quasi allo scontro fisico con gli allenatori.
Di fronte a queste problematiche, il presidente del club appare indisponibile al dialogo. Ogni tentativo di confronto viene sistematicamente respinto con la frase: "Non facciamo polemiche", e chi insiste nel voler affrontare le criticità viene invitato a lasciare il club. Un atteggiamento che non solo ostacola il miglioramento della società, ma alimenta un clima di chiusura e sfiducia.
In conclusione, questa esperienza si è rivelata profondamente deludente. Un ambiente sportivo dovrebbe essere prima di tutto un luogo di crescita, rispetto e sano agonismo, valori che purtroppo, in questo club, sembrano essere stati completamente dimenticati.